martedì 31 marzo 2015

Fantasia chiomata

La sua incapacità è cosmica.

La sua manualità è approssimata, in eccesso, allo zero.

La fantasia è sotto i tacchi.

Voglia di cimentarsi in attività di bricolage: non pervenuta.

Però, proprio come per le campanelle di Natale, ha dovuto violentare la sua naturale incapacità.

La prof di arte ha dato come compito a  Senior di creare un albero ‘fantasioso’.

Cartoncino giallo e libero sfogo alla creatività: tema, materiali, colori, tecnica....

Senior: “ Allora, voglio fare un albero collage, con pezzi di stoffa tutti colorati e diversi!”

Impe: “ Bello!!! Ma dove la prendi la stoffa???”

S: “ Giusto.....allora uso coriandoli e stelle filanti!!! Effetto arcobaleno!!”

I: “ Peccato che non ne abbiamo più in casa e, anche ad andarli a cercare, siamo un po’ fuori stagione.”

La chiacchierata si è svolta mente la scimmia di casa mangia arachidi.

I: “ Guarda la buccia delle noccioline: non potrebbe essere una corteccia perfetta??”

Et voilà!!! Primo passaggio!


S: “ Sarebbe bella una chioma tridimensionale. Un mio compagno ha usato del cotone idrofilo, però io non posso fare uguale....”

I: “ In magazzino ho del polistirolo a patatina verde. Se lo affettassimo e lo incollassimo penso si otterrebbe un bell’effetto!!

Questo il risultato finale, con l’aggiunta di qualche foglia di ulivo benedetto – che un aiuto da Lassù non fa mai male.....

Cotone per le nuvole e the per la terra.


Chissà che voto prenderò?

Ops....prenderà.....


lunedì 30 marzo 2015

Armadio a fuoco

E’ sabato pomeriggio.

Mamma è seduta sugli spalti di una palestra surriscaldata e tifa per la squadra del figlio di mezzo.

Papà è negli spogliatoi ad aiutare il piccolo, che ha appena terminato di giocare.

Arriva, le si siede accanto e le sussurra in un orecchio.

“ Abbiamo un problema!”

Lei smette di agitarsi come un’ossessa e guarda il marito, in attesa di una spiegazione plausibile per un’uscita così forte.

“ Junior, finito di cambiarsi, mi ha detto che doveva andare a fare la pipì,
E’ entrato nel gabinetto.
Ha chiuso la porta.
Non so quanto ci è stato dentro ma sembrava che non uscisse più!
Ho aperto la porta e lui era lì in ginocchio!”

“ Come in ginocchio???”

“ Invece di appoggiare i piedi sulla turca, lui si era messo in ginocchio!”

“ Ussignur che schifo!!”

“ Mi ha detto che così è sicuro di mirare il buco e non schizza...”

“ Gli brucio i pantaloni della tuta.....non ho il coraggio neanche di lavaglieli....pensa cosa non c’è su quegli appoggiapiedi!!!”

“ Ma scusa....anche a scuola non hanno i gabinetti così??”

Gli brucio tutto l’armadio!!!!  

venerdì 27 marzo 2015

Palestra, parcheggio e amanti

Parcheggio la macchina al posteggio della palestra.

Io e Medio.

Il cancello è ancora chiuso, ci toccherà aspettare.

Mi volto per chiacchierare un po’ con lui.

Mi accorgo che la macchina di fianco alla nostra è abitata.

Finestrini completamente abbassati e musica dalla radio.

Una coppia.

Lei, al volate, indossa una camicetta bianca e continua a ravvivarsi i capelli.

Ad occhio e croce sarà sulla cinquantina.

Al posto passeggero un ragazzo, poco più di trent’anni, maniche della camicia arrotolate fino al gomito e tatuaggio sul polso in bella vista .

Tamburella con le dita sul cruscotto mentre parla, parla, parla.....

Sembra agitato.

Si accende una sigaretta, mentre lei gli stuzzica i capelli arruffati, lunghi fino alle spalle.

Lui non smette di parlare.

Lei non smette di toccarlo: ginocchio, mano sulla spalla, ancora i capelli....

Quando lui spegne la sigaretta lei lo abbraccia.

E iniziano a baciarsi.

E si baciano.

Ancora.

Di brutto.

E’ arrivato l’allenatore.

Ci tocca scendere....

Grazie ai vetri oscurati della macchina non ho fatto la figura della guardona.

Mollo Medio velocemente e ritorno al posteggio

I miei vicini di parcheggio non ci sono più....

No, dia!!!

...dove saranno gli amanti della palestra??

giovedì 26 marzo 2015

Principe Azzurro: alla larga!!!

Ci sono periodi, come questo, in cui  tutto mi sembra faticoso il doppio.

E per faticoso intendo pesante, stressante, estenuante, stancante, logorante, spossante....e chi più ne ha più ne metta...

Un’amica mi ha consigliato le bacche di Goji: ‘ ti danno una carica!! Puoi metterle nel latte, nel pane, le puoi mangiare anche così, come uno spuntino’ .
Spuntino????  Preferisco le patatine!!

Un’altra ha suggerito un bicchiere di aloe tutte le mattine. ‘Se elimini le scorie ritrovi l’energia!!’ Ce ne vorrebbe una damigiana!!!

Un’altra ancora mi ha proposto di uscire con lei a camminare....alle sei meno un quarto di mattina ‘ Vedi come vanno in circolo le endorfine, ti danno la carica per tutto il giorno!! ’.........Buahahahahaha!!! No comment...

 A me basterebbe qualche giorno di letargo, come un orsetto, una tartaruga di terra, una marmotta o un ghiro

Mi lasciate svenuta per un po’.

Tipo Biancaneve. 

In mezzo ad un bosco.

Sotto una campana di vetro.

Con i fringuelli e i coniglietti che mi fanno la guardia.

Che ci provi il Principe Azzurro a svegliarmi!!!

Io l’ avviso: sotto il cuscino ho nascosto una mazza da baseball!!

mercoledì 25 marzo 2015

Super....

Finalmente lui può!!

Da quest’anno anche lui è in gara!!!

E’ una vita che aspetta questo momento: un conto alla rovescia infinito!

Anche Junior potrà partecipare al concorso ‘ Superlettore’.

Tutti gli anni la biblioteca, per incentivare alla lettura i più piccoli, propone un concorso a tema e predispone dei libri che i bambini possono leggere.

Quando il libro viene restituito, il lettore deve raccontare al bibliotecario quello che ha letto, cosa gli è piaciuto....

Bisogna leggere almeno 5 libri, per la durata del concorso, per essere considerato un Superlettore.

Il bambino che legge di più, alla fine, viene nominato ‘Super Superlettore’ e vince un premio....libri, naturalmente!!!

I partecipanti sono divisi per classi.

Per il piccolo di casa, questa cosa di non saper leggere e non poter partecipare, era un limite fastidiosissimo!

Ieri, primo giorno del concorso, si è voluto subito iscrivere e ha scelto il suo primo libro.

Alle nove di sera era già sotto le coperte : “ Oggi mamma non mi leggi niente tu, leggo io da solo!
Lo sai che questa cosa di capire cosa c’è scritto è proprio Super??”

E’ una vera e propria magia!!!

martedì 24 marzo 2015

Sinossi inaspettata

Ogni momento è giusto per giocare.

Anche quando si è a tavola.

Senior: “ Facciamo il gioco del sì e del no?”

Junior: “ Com’è?”

S: “ Si fanno delle domande. Chi risponde con un sì o con un no, perde!
D’accordo?”

J: “ Sì!!”

M: “ Pollo!
Hai già perso!!”

J: “ No! Non vale!!”

M: “ Pollo due volte!
Perso ancora!!”

S: “ Dai, facciamo che partiamo adesso!”

J: “ S......va bene!
Visto che non ho detto sì??”

M: “ Perso di nuovo!
Lo hai detto adesso!!”

J: “ Ma la mia era una domanda, non una risposta!
Vero mamma che non ho perso?”

Impe: “ Verissimo!
Non mi ricordo se tu vuoi l’uovo di  cioccolato a Pasqua....”

J: “ Sì che lo voglio!!”

I: “ Te l’ho fatta!!
Polletto coccodè!!!
Perso!!”

J: “ Basta, io non ci gioco più, uffa!!”

S: “ Tu Medio puoi ripetere la parola sinottico?”

M: “ Intendi la parola che deriva dal greco  e significa ‘sguardo d’insieme’ e riguarda i vangeli di Marco, Matteo e Luca perché mettendoli in parallelo si possono notare come alcuni avvenimenti narrati siano estremamente simili??”

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I: “ Scusa?!?!
Puoi ripetere???”

M: “ La parola che ha detto Senior – ma che io non ripeto perché non sono pollo come Junior e non mi faccio fregare – deriva dal greco  e significa ‘sguardo d’insieme’. Riguarda i vangeli di Marco, Matteo e Luca. Mettendoli in parallelo si possono notare come alcuni avvenimenti narrati siano estremamente simili.

..................................

Checcè???
L’ho studiato la settimana scorsa per la verifica di religione.....”

No, ragazzi, questa proprio non me l’aspettavo....

lunedì 23 marzo 2015

Inversione di settimana

Scappa, vola, fila....il fine settimana sembra duri un soffio.

Faccende domestiche sabato mattina, partite e spesa nel pomeriggio, serata con gli amici.

Pranzo della domenica in un ristorante che definire casalingo è riduttivo, gentilmente offerto dai suoceri, per festeggiare il compleanno di nonna Rose, nata il primo giorno di primavera. Pomeriggio a casa, causa brutto tempo, tra il ripasso dell’arte micenea, la poesia della festa del papà a memoria, triangoli equilateri, scaleni, ottusangoli, acutangoli.....; la ricerca di canzoni rap per Medio che è infoiato per il genere, con necessario ascolto e valutazione dei testi da parte dei genitori....ussignur!!!
Per concludere in bellezza una torre da un metro di vestiti da stirare prima di andare a letto.

Ed è già lunedì.....

Non vale!!

Come hanno gentilmente suggerito i ragazzi: ‘ non è che si può invertire??? Facciamo che due giorni lavoriamo e 5 ci riposiamo!!”

Considerando che la prospettiva della mia età pensionabile, continuando di questo passo, arriverà a.....81 anni, 6 mesi e 14 giorni.....propongo anche io l’inversione di settimana!!!

venerdì 20 marzo 2015

Il puzzle del tempo

Solitamente una persona acquista maggiore consapevolezza di una cosa, quando le viene tolta.

La privazione amplifica il bisogno della stessa.

‘Proprio adesso che non l’ho più, mi serve assolutamente.’

Nei bambini questo ragionamento è esasperato.

Avete mai provato a buttar via un loro gioco, magari rotto e inutilizzato da tempo?

Quando se ne rendono conto, qualunque cosa tu gli proponga, non è minimamente paragonabile al mal tolto.

Il discorso vale anche per gli adulti.

E non si limita ai semplici oggetti.

Parliamo del tempo.

Tempo, non quello meteorologico, ma la possibilità di decidere quando fare o non fare una cosa.

Ecco: questa cosa non mi appartiene più!

Ormai da un po’ di anni.....

Il mio tempo lo potrei paragonare ad un puzzle, in cui la maggior parte delle tessere sono ad appannaggio dei figli e dei loro impegni,del marito, del lavoro, della casa, del cucinare, della spesa, dello stiro.....di tanto in tanto fa capolino uno spazio vuoto.

Lì ci posso infilare la mia tessera.

Non ho grandi pretese: mi piacerebbe concedermi una doccetta non sempre alle 6.30 del mattino.....qualche uscitina in più con le amiche....una cenetta qua e là con il maritino..., poter cucinare senz’ansia.....magari fare la pipì senza che nessuno cerchi di sfondare la porta o che ti sfinisca di parole, almeno lì!!!!

Appena allungo la mano per infilare il pezzo con la scritta Impe....zac!....ecco che spunta qualche tessera intrusa – visita dal dentista improvvisa, festa di compleanno dell’ultimo minuto, malattie varie...- e il MIO tempo va in vacca.

Consiglio: mischiare bene le tessere del puzzle o, in alternativa, ingoiarsele come nel film ‘ Nel nome del padre’...chissà se l’effetto è lo stesso!!!!!

giovedì 19 marzo 2015

Intolleranza alla geometria

Medio: “ Impossibile, c’era!!!”

Impe: “ Allora guarda meglio....”

M: “ Ma se ti dico che l’ho messo dentro, l’ho messo dentro!!!!”

I: “ Se lo hai fatto, sarà lì....controlla!”

M: “ Eppure non c’è più!!
Ti giuro che l’ho infilato proprio qui!”

I: “ Prova a vuotare tutto lo zaino sul tavolo.
Se lo hai veramente infilato, salterà fuori.”

A svuotamento effettuato....niente libro di geometria!

M: “ E’ pazzesco mamma: ti giuro che il libro io l’ho messo nello zaino!”

I: “ Chissà perché, ma  faccio fatica a crederti!
Da quando in qua i libri fuggono dagli zaini?
Anzi, no!
Forse è lo zaino che detesta la geometria!
Appena tu ti volti, ti risputa il libro sotto il banco!
Prova a controllare in classe: lo troverai proprio lì!”

M: “ Troppo vera questa teoria!!!
Vedi che non è colpa mia??
E’ una congiura nei miei confronti!”

Lo zaino intollerante alla geometria è un pessimo compagno di scuola!!!

mercoledì 18 marzo 2015

Più

Perché il loro raffreddore è più raffredoroso.

La loro tosse più tossossa.

I loro starnuti più starnutosi.

La loro febbre più febbrosa.
Del tipo che la loro temperatura a 37.2° corrisponde almeno ad un 39.5° !!!!

Il loro mal di ossa è più violento.

Il loro mal di testa è più distruttivo.

Il loro moccio quasi corrosivo.

I loro occhi lacrimevoli piangono sangue......trasparente, ma non lacrime.

La pesantezza di un uomo malato è la più grande fracassata di ovaie che una donna possa mai sopportare.

Potere dell’antibiotico, dell’antidolorifico e dell’antinfiammatorio venite a lui!!!!!!

Aiutatemi.....

martedì 17 marzo 2015

Scena fetosa

Noi adulti abbiamo dei vincoli linguistici.

Sappiamo come si dovrebbe parlare.

Usiamo la parola giusta, nel giusto contesto.

Ma chi lo ha detto che non si può spaziare?

Inventare?

Sperimentare anche con l’italiano?

Junior: “ Non sai che scena fetosa oggi nei bagni della scuola!!!”

Impe: “ Ma non si dice fetosa, tuttalpiù penosa!”

J: “ No, no mamma! Era proprio una scena fetosa: non ti immagini la puzza!!!”

Ecco...io una cosa così non avrei mai pensato di poterla dire.....ma, sai che c’è!?!?

Mi piace!!!

lunedì 16 marzo 2015

Per superare la crisi...

E’ sabato sera e la famiglia si sta preparando per trascorrere la serata da amici.

Pater si presenta in tuta: felpa con la zip e pantaloni cavallo basso e abbondanti sulle caviglie, stile rapper .

Si mette in posa da figo ed esclama “ Allora?! Cosa ne pensate?!”

Senior – squadrandolo dall’alto in basso – “ Stai cercando di superare una crisi di mezza età??”

 Lo so che non si spara sulla croce rossa....ma non ce l’ho fatta: mi sono piegata in due dalle risate.

E non riuscivo più a smettere!!!

La presa per il....naso, è proseguita ancora per un po’ tra Yo!!, mani con le corna agitate a ritmo rap e un cappello con visiera messo di traverso.

Pater si è ben prestato allo sfottò!

Quando l’ilarità stava scemando, Medio ha chiesto: “ Si, vabbè! Ma sta crisi di mezza età, cos’è?”

S: “ E’ quando uno, non più giovane, si comporta da giovane, per sentirsi ancora giovane!”

Non ce l’ho fatta neanche questa volta a trattenermi....

Junior: “ Ma se papà ha una mezza età, quand’è che uno ha l’età intera??”

Ragazzi ditelo che voi mi volete ammazzare a forza di risate!!!!  

venerdì 13 marzo 2015

Cervello - TAAC

Impe: “ No!
Non ci siamo!!!
Adesso schizzi giù da letto più veloce di una lippa o rischi di volare direttamente fuori dalla finestra!”

Junior: “ Ma io sono stanco.....”

I: “ Eh no caro!!
Questa me la devi proprio spiegare!!
Durante la settimana riuscire a farti scendere dal letto è un’impresa epica, quando però arrivano il sabato e la domenica ti svegli prestissimo.
Come mai?”

J: “ E’ colpa del mio cervello.
Lui è un furbone!!
Quando mi svegli si accende, ma se capisce che devo andare a scuola – TAAC- si rispegne subito e mi fa addormentare ancora.
Se invece lui sa che sono a casa e che posso giocare – TAAC – mi fa aprire gli occhi subito subito.
Non è colpa mia....è lui che mi comanda!”

I: “ Va bene!
Allora puoi dire al tuo cervello che ti comanda che sei lui – TAAC – non ti fa svegliare immediatamente – TAAC – salti la colazione e vai a scuola in pigiama – TAAC!”

J: “ Aspetta......
Detto!
Sì, adesso mi da il permesso di alzarmi.”

I: “ Digli che lo ringrazio e lo aspetto giù con una bella tazza di latte.”

J: “ Anche lui ti ringrazia.
Il mio è un cervello molto educato!
Mi sa che gli stai simpatica....”

I: “ Rispondigli che i ruffiani non mi sono mai piaciuti, apprezzo però i bimbi svegli e svelti.
Inteso??”

Già faccio a cazzotti con il mio, di cervello, figuriamoci se mi tocca avere a che fare con quello di un nano di sette anni!

TAAC

giovedì 12 marzo 2015

Stupore all'oblò

Bottoni, sassi, cubetti delle costruzioni, chiavetta del caffè, pastelli, personaggi di gomma, schegge di legno, graffette, la statuina del presepe di Gesù bambino, monete e banconote, tappi delle biro, gusci di arachidi, cartine o figurine, cannucce.

Ultimamente va di moda la gomma pane.

I fazzolettini di carta sono un evergreen o, peggio, tovaglioli di carta di pessima qualità.

Una volta pure una calcolatrice scientifica......ops!
 
Quello che ti può restituire il cestello della lavatrice è un mistero che si rinnova ogni volta che si apre l’oblò.

E voi?

Stupite da....

mercoledì 11 marzo 2015

Metti la cera, togli la cera

Lei è nera.

Grande.

Portelloni posteriori scorrevoli.

E sporca, molto molto sporca.

Sia fuori che dentro.

Perchè una macchina non ha bisogno di coccole: di benzina, quello sì!

Olio, una bella batteria carica, freni funzionanti e poi bona!

Almeno, così la penso io.

La uso quotidianamente per scorrazzare il trio: è un’appendice di me e della casa.

Pater però non è della stessa idea.

Si spazientisce ogni volta che ci sale.

Cosa vuoi che siano una decina di sacchetti di merendine, qualche bricchino vuoto di succo sotto i sedili, zaini, giochi, legnetti, cartine, sassi, e un chilo buono di briciole?!?!?

Allora la prende e la porta all’autolavaggio dove, con la lancia, la lava e con i potenti aspiratori, pulisce gli interni.

Sabato lo ha fatto, ma il risultato è stato deludente: sembrava a pois, tutta macchiata....

Allora a casa ha coinvolto i figli nel perfezionamento della pulizia.

Lo scopo era togliere le macchioline dei vetri scuri; mamma ha fornito stracci, detersivi e ha lasciato piena autonomia ai suoi uomini.

Pater supervisionava, mentre trafficava in altri lavori, forse non prestando la giusta attenzione......

I ragazzi si sono lasciati trasportare: hanno fatto passare tutta la carrozzeria con.......lo sgrassatore.

Per cui, se vedete passare una macchina con la carrozzeria nera effetto ‘ metti la cera, togli la cera ’ sono io.

Però cammina....e a me basta questo.

Sarà d’accordo anche il maestro Miyagi???

martedì 10 marzo 2015

La normalità del caos

La nottata è stata dura.

Ma dura dura dura....

Lei da la colpa a quell’intossicazione alimentare di quasi vent’anni fa che, ogni tanto, la torna a trovare.

Resta il fatto che un mal di stomaco così era parecchio tempo che non se lo ricordava.

Poi, di notte, sembra tutto più brutto e doloroso.

L’alba la trova sveglia, in preda ai crampi e con un nuovo fastidioso amico: il cagotto!

Il marito ha un appuntamento di lavoro, improrogabile, molto presto; così i figli sono tutti suoi: ottimo!

Calcola brevemente il tempo di autonomia dal bagno: meno di 10 minuti.

Malissimo!!!

Impensabile poterli accompagnare a scuola.

Inizia un lavoro di telefonate di coordinamento: nonna Dele tu puoi accompagnare gli scolari? Poi nel pome porti Senior dal dentista?
Tu nonna Rose puoi recuperarli alle 16.30 e portarmeli a casa?
Benedetti siano i nonni!!

Il divano l’accoglie per tutta la giornata.

La tv è il sottofondo tra un pisolino  e l’altro.

Le sembra passato solo un attimo e la casa torna a riempirsi di nuovo.

Fortunatamente l’emergenza è rientrata e la mamma è in grado di domare la sua squadra ribelle.

Come se avesse normalmente dormito e mangiato si rituffa tra lezioni da provare, quaderni da firmare, lezione di chitarra, cene, merende, docce....            

Tutto ritorna alla normalità del caos.

venerdì 6 marzo 2015

Ribellione tricotica

Il ragazzo sale sul sedile posteriore dell’auto con la sua smisurata cartella e la chitarra.

I due si sorridono e dopo le prime frasi d’obbligo lei chiede:

“ Hai deciso cosa fare?

La foto-tessera devi portarla entro domani.

Hai un ciuffo che manco quello di Andrè quando doveva nascondere a Lady Oscar che non ci vedeva più, gli copriva così gli occhi....”

“ Chiiii?!?!?
Cosa?!?!”

“ Insomma: devi tagliarti i capelli

Scegli: posso darti un’arrangiata adesso io, ma sabato fili dal parrucchiere con il babbo.
Oppure ci fermiamo subito....”

“ Dal parrucchiera con papà non ci vado manco morto.
Se fosse per lui dovrei avere la testa lucida come una palla da bowling!”

Risponde il figlio di quell’uomo che quando si sposò aveva i capelli più lunghi della sposa.

“ Andiamoci subito mamma, così gli dico io quanto accorciarmeli.
Ti avviso: pochissimo!”

 Ad intuito, questa ribellione tricotica,  può senza dubbio definirsi pre-adolescenza incipiente.

giovedì 5 marzo 2015

Distruzione d'istruzione

Medio: “ Oggi la maestra ci ha interrogato sui verbi in are ere e ire.
Ognuno poteva scegliere un verbo e poi glielo doveva dire: presente, imperfetto, passato remoto....
Vuoi sapere quali ho scelto io?”

Impe: “ Ho quasi paura a chiedertelo....”

M: “ Are: sparare
Ere: distruggere
Ire: demolire.”

Junior: “ Ahahahahahaha!!!
Bellissimi!!!”

I: “ Chissà che faccia ha fatto la maestra bionda!”

M: “ Ha sorriso e mi ha detto ‘ sì, sono i tuoi verbi!’”

Senior: “ Anche il verbo colpire sarebbe stato adatto a te: egli colpiscerà!”

I: “ Colpiscerà?!?!?!
Si dice colpirà, non colpiscerà!!!!”

M: “ No mamma è giusto!
Lui è già passa alla lezione di storia: colpisce Ra.
Cioè dà una mazzata in testa a Ra, la divinità egizia!”

Questa è una associazione a distruzione d’istruzione