lunedì 20 luglio 2015

Ebola e lacrime

Sotto la canicola delle tre del pomeriggio tirava la sua valigia.

Confuso nel gruppo dei partenti elettrizzati, al suo nome, ha alzato la mano e si è diretto al pullman.

La delegazione famigliare gli trotterellava appresso, dispensando raccomandazioni, consigli e saluti.

Lui però, freddo e concentrato, non prestava loro molta attenzione.

Caricata borsa e zaino sul pullman, dopo un bacio fugace ai genitori, è scomparso dietro i vetri oscurati del grosso autobus.

I quattro accompagnatori hanno cercato di intuire in quale posto si fosse accomodato e si sono appostati per l’ultima sventagliata di mani.

E qui il crollo.

Dapprima un muso lungo e uno strano silenzio.

Poi un accozzamento alle gambe della mamma.

Infine la richiesta di essere preso in braccio e singhiozzi nascosti tra il collo e i capelli di lei.

E l’adulta , che fino a quel momento non aveva mostrato il minimo cedimento, con le lacrime del suo bimbo che le scorrevano sulla pelle, non ha saputo trattenerle.

Così, un Junior inconsolabile e una mamma contagiata, salutavano un Medio in partenza.

La lacrima è  come l’ebola: si trasmette facilmente .


5 commenti:

  1. Che dolci che siete!!! E' così contagiosa che avete contagiato anche me, a distanza... Oddio solo un po' di occhi lucidi, però è successo... Si lo so che è improbabile e stupido, ma sono particolarmente sensibile ultimamente...

    Maira

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  2. Tenerissimo junior!!! E la mamma!!!

    Coccolatevi fra di voi. E una settimana passa in fretta!

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  3. Questa trasmissione di virus qui mi piace... ;)
    Tenetevi compagnia e attendete il rientro di Medio, cari Junior e mamma!!

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  4. uh che carino junior!

    Rigaurdo a virus lacrime anche qui abbiamo il ceppo principale

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  5. Ma quanto siete dolci!!! Comunque e' quantomai vero... ci si sforza ma poi appena cedono loro, noi li seguiamo cercando di contenerci il piu' possibile

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